Vademecum del rappresentante di classe

I L RAPPRESENTANTE DEI GENITORI 

Chi è… cosa può fare… quello che deve sapere. 

I Consigli di Intersezione , per la scuola dell'infanzia, nei Consigli di Interclasse , per la Scuola primaria, e nei Consigli di Classe , per la Scuola secondaria di primo grado, sono un componente essenziale degli organi di governo della scuola. Le decisioni adottate da questi Organi determinano la vita scolastica dei nostri alunni e la qualità della scuola. 

Essere Rappresentante dei Genitori costituisce una forma di servizio verso la collettività e una pratica di democrazia. Scoprire di quanti professionalità, responsabilità e umanità è fatta la scuola è inoltre un'esperienza che può arricchirci personalmente. 

Gli Organi Collegiali della Scuola sono normati dal decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994  “Testo Unico delle Disposizioni Legislative in Materia di Istruzione”. Sono organismi di governo e di gestione  delle attività scolastiche. Sono composti da rappresentanti di ciascuna delle componenti coinvolte nella  vita scolastica. Sono stati istituiti al fine di realizzare una partecipazione democratica alla gestione della  scuola, consentendole di interagire con la più vasta comunità sociale e civile del territorio, nel rispetto  degli ordinamenti della scuola, delle competenze e delle responsabilità proprie del personale scolastico. 

Il Rappresentante di Classe, una volta eletto, diventa membro del Consiglio di Intersezione o  Interclasse o Consiglio di classe e rimane in carica fino alle elezioni successive (quindi anche all’inizio dell’anno scolastico seguente). 

I Rappresentanti di Classe sono il tramite tra le famiglie e i docenti per le questioni che riguardano  l’intera classe. Le questioni individuali, che riguardano singoli alunni, vengono affrontate dai genitori e  dai docenti nei colloqui individuali. Esistono momenti istituzionali nei quali i Docenti e i  Rappresentanti si incontrano: i Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe.  
 

IL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE/INTERCLASSE  

Il Consiglio di Intersezione/Interclasse è composto dai Docenti delle sezioni dello stesso plesso. 

Fanno parte del consiglio un Rappresentante eletto dai Genitori per ciascuna delle sezioni o delle classi  interessate. Ciascun Consiglio si riunisce di norma una volta ogni due mesi; è presieduto dal Dirigente  Scolastico o da un Docente suo delegato e vi partecipano i Rappresentanti di classe e gli Insegnanti. Obiettivo principale è approfondire i problemi di apprendimento e dello sviluppo della personalità degli  alunni, individuando le modalità migliori per stimolare e favorire entrambi; ha inoltre il compito di  estendere e valorizzare i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni. 

Schematicamente il Consiglio di Intersezione/Interclasse ha i seguenti compiti:
 esaminare e ratificare la Programmazione didattica elaborata dal team dei Docenti; 
 formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica;
 formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine ad iniziative di sperimentazione;
 agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra genitori e docenti; 

–  esprimere parere sull’adozione dei libri di testo; 

–  proporre ed esprimere parere in ordine alle competenze del Collegio dei Docenti (ad esempio le  uscite didattiche);

– verificare l’andamento complessivo dell’attività didattica in attuazione della programmazione  educativa di Istituto. 
 

IL CONSIGLIO DI CLASSE 

Il Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente scolastico o docente da lui delegato. E’ composto dai  Docenti di ogni singola Classe e da quattro Rappresentanti dei Genitori. Il Consiglio resta in carica un  anno. E’ responsabile, in seduta chiusa alla sola presenza dei Docenti, della valutazione periodica e  finale degli Studenti; si occupa del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari. 

Il Consiglio nel suo complesso formula proposte al Collegio dei Docenti, relativamente all’azione  educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione; deve inoltre agevolare ed estendere i rapporti  reciproci tra Docenti, Genitori e Studenti. 

Schematicamente il Consiglio di Classe è chiamato ad occuparsi dei seguenti argomenti:
di tutto ciò che direttamente o indirettamente riguarda gli studenti e attività della classe;
 il comportamento degli alunni e l’impegno nello studio e nell’attività didattica;
 l’organizzazione di attività integrative e di iniziative di sostegno; 

–  le condizioni ambientali in cui si svolge la vita scolastica (aule, banchi, servizi igienici, illuminazione,  riscaldamento, attrezzature didattiche) 

–  l’organizzazione delle gite, visite di istruzione e l’eventuale collaborazione delle famiglie per la loro  attuazione dopo la preparazione didattica; 

–  esprime parere sull’adozione dei libri di testo, sullo svolgimento di attività integrative e di sostegno; non possono essere trattati casi di singoli Studenti. 

IL COMITATO DEI GENITORI 

Il Comitato dei Genitori si costituisce per iniziativa dei Genitori Rappresentanti negli Organi  Collegiali. Alle assemblee del Comitato possono partecipare tutti i Genitori. Il Comitato svolge  essenzialmente una funzione di collegamento tra i Rappresentanti di Classe e di raccordo con gli eletti  nel Consiglio di Istituto in ordine ai problemi emergenti nella scuola. 

É uno spazio democratico in grado di garantire a tutti i Genitori una partecipazione attiva alla vita della  scuola. Permette la discussione, la conoscenza reciproca, il confronto, l’elaborazione di problemi, temi e  proposte da sottoporre all’esame degli Organi Collegiali. É uno spazio in cui i Genitori possono  esprimere la propria opinione e sentirsi partecipi fino in fondo dell’educazione dei propri Figli. É uno  strumento per ottimizzare l’impegno e le energie volte alla risoluzione dei problemi di tutti. 

Il Comitato dei Genitori non ha poteri deliberanti per quanto riguarda l’attività dell’Istituto, ma la  normativa vigente (C.M. 19/09/1984 n 274) gli attribuisce comunque specifiche funzioni:
 può avanzare pareri e proposte al Consiglio di Istituto e al Collegio Decenti, di cui deve essere  tenuto conto, in merito alla preparazione del POF (art 3.3 DPR 275/99); 

– ha il diritto di convocare l‘Assemblea dei Genitori per richiesta dei propri membri o per iniziativa del  proprio Presidente.

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO 

In ogni Istituto vi è inoltre Consiglio di Istituto, eletto di norma ogni tre anni. Nelle scuole con più di  500 studenti i componenti sono diciannove: otto Docenti, otto Genitori, due Rappresentanti del  Personale ATA e il Dirigente scolastico. I membri che nel corso del triennio perdono la titolarità,  vengono sostituiti dai primi non eletti nelle rispettive liste. 

Il Consiglio è presieduto da un Rappresentante dei Genitori componente del Consiglio, eletto a  maggioranza. Egli designa un Segretario. Può essere eletto anche un Vicepresidente. 

Le riunioni del Consiglio sono convocate dal Presidente, comunicando l’ordine del giorno. Le riunioni  sono pubbliche, eccetto quando si discute di persone. Possono parteciparvi, senza diritto di parola,  Insegnanti, Genitori, e Personale ATA. Gli atti del Consiglio sono pubblicati in apposito albo della  Scuola. 

Il Consiglio di Istituto ha i seguenti compiti (art. 10 D. Lgs. n. 297/1994 e successive modificazioni): 

– Elegge la Giunta Esecutiva, composta di un docente, da un ATA e da due genitori. Della giunta  fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell’Istituto, ed  il DSGA che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa. Questa ha il compito preparare  ed eseguire gli atti del Consiglio, predispone il bilancio consuntivo e il conto preventivo, approntare  i lavori del Consiglio e curare l’esecuzione delle relative delibere. 

– Approva il bilancio Preventivo e il Conto Consuntivo disponendo riguardo all’impiego di mezzi  finanziari per il funzionamento didattico ed amministrativo dell’Istituto. 

– Sulla base delle indicazioni del Dirigente Scolastico, per le attività didattiche e organizzative della  scuola, approva il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta formativa) elaborato dal Collegio dei  docenti. 

– Adotta il Regolamento di Istituto. Il regolamento disciplina le attività della scuola, delle  attrezzature e delle risorse umane (funzionamento delle biblioteche, attrezzature didattiche culturali e  sportive, vigilanza alunni, visite e viaggi d’istruzione, formazione delle classi ecc.). 

– Delibera il calendario scolastico adattandolo alle varie esigenze scolastiche. 

– Delibera ed approva riguardo la conservazione o il rinnovo di attrezzature tecnico scientifiche e  dei sussidi didattici e del materiale per le esercitazioni. 

– Delibera in merito ad attività extra ed interscolastiche, attività culturali, viaggi di istruzione e  attività ricreative con particolare interesse educativo. 

– Promuove i contatti con le altre scuole al fine di intraprendere attività di collaborazione e  scambio di esperienze. 

– Delibera riguardo l’uso dei locali scolastici e dei beni dell’Istituto da parte di soggetti esterni alla  scuola.

– Adotta le iniziative dirette all’educazione della salute. 
 

IL RAPPRESENTANTE DI CLASSE 
 

Il Rappresentante di classe ha diritto di

– Convocare l’assemblea della classe che rappresenta, qualora i genitori la richiedano o egli lo ritenga  opportuno. I Genitori hanno diritto di effettuare l’Assemblea nei locali della scuola a condizione che  si svolga in orari compatibili con l’organizzazione scolastica e che sia preceduta da una richiesta  indirizzata al Dirigente scolastico, specificando l’ordine del giorno almeno una settimana prima. 

– Accedere ai documenti inerenti la vita collegiale della scuola (verbali ecc.).  Essere convocato alle riunioni del Consiglio in cui è stato eletto in orario compatibile con gli  impegni di lavoro e con almeno 5 giorni di preavviso. 

– Essere informato delle riunioni del Consiglio d’Istituto 

– Partecipare alle riunioni del Consiglio d’Istituto senza diritto di parola. 

– Farsi portavoce di problemi, iniziative, proposte, necessità della propria classe presso il Comitato  Genitori ed il Consiglio d’Istituto tramite i consiglieri. 

– Informare i genitori, mediante diffusione di relazioni, note, avvisi o altre modalità (ad esempio con  e-mail), previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, circa gli sviluppi d’iniziative avviate o  proposte dalla Dirigenza, dal Corpo Docente, dal Consiglio d’Istituto, dal Comitato Genitori. 

II rappresentante di classe NON ha il diritto di:  

– occuparsi di casi singoli;  

– trattare argomenti che sono di competenza specifica degli altri organi collegiali della Scuola (per es.  quelli inerenti la didattica ed il metodo di insegnamento);  

– prendere iniziative che screditano la dignità della Scuola: qualunque situazione che possa  configurarsi come un problema deve sempre essere discussa prima collegialmente. Se si tratta di  situazione ritenuta delicata o che riguarda singole persone deve sempre essere affrontata insieme al  Dirigente Scolastico. 

Il Rappresentante di classe ha il dovere di:  

– Fare da tramite tra i genitori che rappresenta e l’istituzione scolastica: deve informare i Genitori  sulle iniziative che li riguardano e sulla vita della scuola e farsi portavoce delle istanze dei Genitori. Tenersi aggiornato riguardo la vita della scuola; in genere è sufficiente un buon rapporto con gli  altri Genitori, con gli altri Rappresentanti e con i Docenti. 

– Presenziare alle riunioni del Consiglio in cui è eletto e a quelle del Comitato Genitori (di cui fa  parte di diritto). Anche le riunioni del Consiglio (previa richiesta al Dirigente) sono aperte a tutti i  Genitori della classe, che però non possono votare e intervenire. 

– Promuovere iniziative volte a coinvolgere nella vita scolastica le famiglie che rappresenta.

– Conoscere il Regolamento di Istituto e i compiti e le funzioni dei vari organi collegiali della scuola. Tenere i contatti con i genitori della propria classe in forma continuativa. Conoscere il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). 

Il rappresentante di classe NON è obbligato a: 

– Farsi promotore di collette. 

– Gestire un fondo cassa della classe. 

– Comprare materiale necessario alla classe, alla scuola o alla didattica. 

Tutto ciò è comunque di aiuto ai docenti ed alla classe per il normale svolgimento delle attività. 

Argomenti che possono essere trattati nelle riunioni del Consiglio di Classe

– Tutto ciò che direttamente o indirettamente riguarda gli studenti e l’attività della classe; Il comportamento degli alunni ed il loro impegno nello studio e nell’attività didattica; Gli interessi, i problemi, le difficoltà dei ragazzi nell’età in cui si trovano; 

– Eventuali carenze educative e nella formazione di base; 

– Lo sviluppo della collaborazione tra ragazzi e famiglie per l’inserimento di alunni svantaggiati; Organizzazione di attività e iniziative di sostegno; 

– Condizioni ambientali in cui si svolge la vita scolastica (aule, banchi, servizi igienici, illuminazione,  attrezzature didattiche, riscaldamento); 

– Gite, visite d’istruzione ed eventuale collaborazione (esclusi gli aspetti didattici); Parere sull’adozione dei libri di testo, sulle attività integrative e di sostegno. 

Metodologia di lavoro consigliata per i Rappresentanti di Classe. 

(Ricordando che il Rappresentante di Classe non ha il diritto di trattare argomenti che sono di  competenza specifica della didattica e del metodo di insegnamento) 

– Dotarsi dell’elenco dei genitori dei ragazzi (numero di telefono ed indirizzo email).
 Prendere nota dei nominativi degli altri genitori rappresentanti, dei docenti di classe e del  Coordinatore della classe. 

– Creare una mailing list da inserire sull’account fornito dalla scuola. 

– Ricevuta la convocazione del Consiglio di classe sarebbe opportuno: 
– prepararsi e documentarsi sulle tematiche che verranno trattate; 

– rendere nota la convocazione a tutti gli altri genitori per recepire eventuali indicazioni e/o  suggerimenti. 

– Anche le eventuali assemblee dei genitori richieste hanno lo scopo di affrontare i piccoli grandi  problemi della classe in piena libertà e di fare in modo che durante la riunione di Consiglio i  rappresentanti di classe funzionino da portavoce dei genitori. 

–  Eventuali questioni che riguardano la classe possono essere segnalati ed affrontati parlandone con il  Docente coordinatore di classe o direttamente con il Dirigente. 

– È utile segnalare eventuali questioni anche al Comitato dei Genitori. 

– E’ importante redigere un breve verbale della riunione del Consiglio di Classe. Le varie  comunicazioni da far pervenire alle famiglie possono essere effettuate tramite email.

E’ importante sottolineare che l’operato del Rappresentante di classe dovrebbe essere svolto al fine  (importantissimo) di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra genitori, docenti e scuola. 
 

Metodologia di comunicazione consigliata per i Rappresentanti di Classe. 

Il Rappresentante di Classe deve pensare al benessere collettivo e non individuale, con spirito di  servizio e non di protagonismo. 

Ricordiamo sempre che il Rappresentante è una figura prevista dall’Ordinamento Legislativo e deve  quindi muoversi nel rispetto delle norme: è un tramite tra scuola e famiglie che deve agire sulla base  della corretta informazione. 

Il suggerimento è quello di veicolare tutte le informazioni riguardanti i Consigli di classe (e tutte le  riunioni che si svolgono) in maniera precisa ed asettica (senza considerazioni di carattere personale). 

Il metodo consigliato per comunicare è quello della mail istituzionale fornita ai Rappresentanti dalla  scuola all’inizio di ogni anno scolastico. 

Se proprio necessario si possono utilizzare altri metodi, quali ad esempio le chat di WhatsApp, ma tutti  i genitori devono sapere che il loro unico scopo è quello di scambiare rapidamente informazioni urgenti  sulla quotidianità scolastica e di “fare gruppo”. I Rappresentanti (che ricordiamo sono figure  istituzionali) sono pregati di fare buon uso della chat di classe che rappresenta uno strumento veloce ed  efficace in alcuni casi, ma non deve diventare un modo per diffondere indiscrezioni, dicerie e  soprattutto per screditare la scuola, i docenti, altri genitori. 

La chat WhatsApp dovrebbe essere una bacheca virtuale, utilizzata per pubblicare avvisi ed  informazioni che riguardano la classe. 

Sarebbe quindi importante: 

–  Evitare pettegolezzi e messaggi inopportuni ed argomenti fuori tema. 

–  Evitare di parlare di casi personali. 

–  Non esprimere giudizi e commenti sui ragazzi e sui docenti. 

–  Non escludere nessuno dal gruppo e rispettare chi non vuole farne parte. 

–  Dichiarare le regole della chat, non appena creata, e ricordarle quando serve. 

–  Inviare informazioni su richiesta dei docenti, solo ed esclusivamente di fronte a notizie dell'ultima ora o ad imprevisti. 

–  Essere collaborativi e costruttivi. Tutti lavorano per il bene dei ragazzi.

B UON LAVORO!